Elisa...cosa poter dire di lei?
Ci siamo conosciute quando ero alle medie perchè avevamo un'amica in comune: Lucreza.
La simpatia è nata fin da subito, ma la cosa morì lì. Non la vidi più per anni.
La inviadiavo tantissimo. Erano gli anni delle medie e io er orelegata alla categoria di sfigata.
Niente seno, niente forme, quattrocchi...insomma, nulla di speciale. Lei invece a 13 anni era già così bella e con tutte le misure a posto.
Col trascorrere degli anni la vedevo cambiare sulle foto pubblicate su facebook e mi chiedevo come mai non avesse privato a fare la modella... il viso ce l'aveva, ma forse era troppo formosa per le misure modello biafra delle modelle odierne. Passavano gli anni e non vedevo mai sue foto fate da fotografi, non dico Karl Lagerfeld o servizi fotografici su Vogue, ma semplicemente le solite foto che chiedo no di fare i tipici fotografi freelance o fotoamatori...d'altronde se le fanno fare tutte..
Lei viveva la sua vita in modo semplice, non cercava di apparire per ciò che non era e forse è stato per questo che un bel giorno le chiesi di fare le foto.
Dopo mille peripezie sono riuscita a fotografarla.
Non nascondo che me l'aspettavo diversa e decisamente più bella dal vivo. Ha un che di innocente nel viso, con questi occhioni verdi e le lentiggini sul naso, ma tra tutte le cose ho amato le sue orecchie un po a sventola che le danno quel non so che.
"Dio se è bella" ho pensato quando ci incontrammo dopo anni in piscina pochi giorni prima di doverle fare le foto. La presentai a Riccardo e anche lui ne rimase felicemente sorpreso, così decidemmo che l'avremmo fotografata insieme.
Non pensavo sarebbe stato così difficile fotografare con lui, non per colpa sua ma perchè mi sentivo in soggezione...
Dopo aver trascorso giornate senza davanti al pc guardando, documentandomi su come l'avrei voluta fotografare, non riuscivo a tradurre l'immagine che avevo in mente in uno scatto decente.
Finito il servizio mi scusai perchè probabilmente non ero statagentilissima o forse l'avevo fatta sentire male... mi sentivo colpevole sotto tutti i punti di vista. Pensavo che non avrei avuto abbastanza foto da darle e di non essere stata simpatica e di buona compagnia.
Guardavo le foto di Riccardo ed erano così belle.. avevo solo 3 foto buone e mi sentivo delusa da me stessa.
La cosa che mi metteva una sorta di pressione era che lei voleva poter entrare in qualche agenzia e io volevo poter aiutarla...io mi sono arresa tempo fa e volevo che lei ce la facesse.
Stetti fino a tardi davanti al pc, volevo che fossero esattamente come le immaginavo e per la prima volta posso dire "cazzo si queste foto sono belle!".
Lei è splendida e nessuno potrebbe mai pensare che questa fosse la prima volta che posava davanti ad una macchina fotografica.
Credo davvero delle sue doti di modella, lei sì che può farcela.

Sono in treno e ho davanti un uomo e una donna, sulla cinquantina lei (anche se non ha ancora accettato l'arrivo della vecchiaia e la menopausa alle porte) e sulla quarantina lui. Accanto a me c'era il tipico uomo d'affari con un blackberry in mano e un iPad sulle ginocchia con aperto il sito di Il Sole 24 ore.
La donna era tipicamente provinciale, fa la pendolare a milano e ha un lavoro mediocre. Non vuole arrendersi davanti all'arrivo della crisi. Come ogni donna che vive tra Pavia e Tortona (estremi compresi) si veste in modo tale che tutti possano pensare che è benestante e vuole dimostrarlo con l'abbigliamento di marca.
Ha un iPhone, lo mostra con vanto per far vedere che non è in ritardo con i tempi e dal quale controlla freneticamente la home di facebook che ha da poco scoperto... sarà sicuramente nella fase in cui la dipendenza da social network arriva a picchi astronomici.
Ascolta la musica. Cosa ascolterà? penso un Baglioni, un Battiato o forse una Emma che le ricorda tanto quando da giovane ascoltava Fiorella Mannoia sotto il sole.
Ha una pelle sottile. Le rughe sono già arrivate. Lei non riesce a farsene una ragione e continua a comprare creme che sulla confezione le promettono l'eterna giovinezza.
L'uomo accanto a lei ha in mano una kobo e legge distrattamente uno dei 1500 che si è scaricato ad un prezzo stracciatissimo dallo store, ma solo ora si rende conto che sono pessimi e volge lo sguardo ogni 3 righe verso il finestrino. Anche lui ascolta la musica. Cosa starà ascoltando? penso neomelodico dallo stile ma potrebbe darsi che stia invece ascoltando del death metal made in scandinavia, tanto per contraddire l'immagine che da di se.
Ha ai piedi le Hogan, le scarpe più odiose al mondo. sembrano delle scarpe ortopediche ma sono scomodissime, insomma, l'inutilità fatta a scarpa... ma sai, avere le Hogan significa appartenere all'elite.
Quello accanto a me ritengo sia quello più sobrio, sarà la divisa da ufficio e quel suo farsi i cazzi suoi senza dover per forza apparire.
Ora guarda il sito dell'euronics. Non sta cercando nulla in particolare. Fa zapping cybernetico.
Penso a cosa invece loro pensano di me... Ma poco dopo arrivo a Rogoredo.
Scendo dalle nuvole. La giornata inizia. 

Valentina...Cosa potrei dire su di lei?
Ci siamo conosciute alle elementari...ero arrivata in quinta e non conoscevo nessuno e a quei tempi non godevo di un buon uso della parola, penso fosse dovuto alla mia bassissima autotostima...
Lei era una di quelle bambine che parlava con tutti e che riservava un sorriso a chiunque, infatti dopo poco diventammo amiche.
Mi ricordo in particolare  un episodio:
Dovevamo scegliere la voce femminile per il saggio di fine anno e cantammo in classe "il leone si è addormentato e più non ruggirà..." non ricordo il titolo della canzone, ma so che l'avevano usata per la pubblicità della kinder...
In quel momento lei era la mia "rivale", sono sempre stata competitiva, ma quella volta era diverso perché davo per scontato che avrebbero scelto lei perché aveva una voce molto bella, voce che con gli anni è andata migliorando e che tuttora le invidio.
Alle medie persi i contatti con la maggior parte dei miei compagni, compresa lei, ma una cosa che mi sorprese un paio di anni fa fu il ritrovarci al parco e parlare come se il tempo non fosse trascorso.
Mi ha sempre sorpreso di lei la sua semplicità.
Sì, Vale è genuina e ha sempre un'espressione molto dolce stampata sul viso, con quegli occhioni azzurri e i lunghi capelli mossi. Quando a settembre cercavo qualcuno da fotografare mai mi sarei aspettata che lei si sarebbe offerta, anche perchè non pensavo che sarebbe stato così facile fotografarla.
Ha un viso particolare, una bellezza antica, come se arrivasse da un'altra epoca e proprio questo mi ha affascinato di lei. Inoltre, ha una forte sicurezza che traspare dal suo sguardo...non è così facile come si pensa, non basta mettersi davanti all'obiettivo e guardarlo, l'intero linguaggio del suo corpo funziona e non c'è stata volta in cui abbia dovuto dirle come mettersi o meno...io questo lo chiamo "conoscere il proprio spazio".
C'è chi ci nasce e c'è chi invece deve acquistare questa consapevolezza con il tempo, non so se lei l'abbia sempre avuto o se sia dovuto alla danza, ciò che so è che lei questo spazio lo conosce e anche molto bene.
Potrei scrivere pagine su quanto mi piaccia fotografarla, ma non mi sembra il caso ahah penso si sia capito abbastanza quanto trovi questa ragazza speciale.

"Tu devi essere come io ti voglio, perchè solo così io posso avere un rapporto con te"
è una frase che ho letto in un libro che mi avevano dato a scuola ma che avevo relegato fin da subito nel dimenticatoio, sarà che un po' di nostalgia della scuola mi è rimasta..
Nati due volte di Giuseppe Pontiggia non mi ha particolarmente toccata, come a molti dei miei ex compagni di classe, mi ha piuttosto fatto riflettere.
Non ho riflettuto sul diverso che dev'essere protetto, sullo spastico che dev'essere ritenuto uguale ma diverso e le solite belle che si dicono in merito ai disabili in quanto il padre mi sta alquanto sulle balle: Un uomo al quale nasce un figlio disabile e scrive del percorso che affronta per l'accettazione della malattia del figlio, ma io mi chiedo, il fratello dove lo lasci?
Questi qua avevano anche un figlio normale, Alfredo, che nel libro viene citato solo per dire che lui odiava Paolo (il fratello minore disagiato)...Ma non era di questo che volevo parlare..
Quante volte ci capita di dover cambiare o nascondere qualcosa di noi stessi per essere accettati ed amati dagli altri? questo succede per la frase citata all'inizio, cioè, sapendo che le persone avranno rapporti con te solo se sei come essi ti desiderano cercherai di fare il possibile per essere come loro ti vogliono..
Io faccio questo.
Mi vergogno di ammettere tanti dei miei difetti per non ledere l'immagine che ho costruito della mia persona. La gente si aspetta sempre qualcosa di grande da me, che io faccia chissa che cosa...
probabilmente la gente non c'entra niente...sono io che ho degli standard troppo alti da raggiungere e probabilmente non li raggiungerò mai...
Sapete, io non so leggere l'ora e spesso mi capita di contare con le dita... per non parlare dei miei problemi di esposizione che cerco di nascondere con un lessico quasi accettabile... e queste, che a molti potrebbero sembrare delle cazzate o pensare "sono altri i problemi della vita", sono cose che mi creano un sacco di paturnie, a volte le vedo come delle patologie da curare e la cosa è ancora più stupida perchè io sono una persona normale.
Ma chi ha deciso che visto che sono una persona "normale" i miei problemi non siano all'altezza di quelli di chi "dei problemi veri ne ha"?
I gay hanno i loro pride, gli ebrei il loro giorno, poi ci sono giornate dedicate alle varie malattie e altrettante altre per prevenirle...
 e per noi povere persone normali cosa c'è? Cos'è essere normali non va più di moda? Devo per forza avere una determinata patologia o essere in qualche modo diverso per poter avere lo stesso grado di attenzione?
"si, ma le persone comuni si difendono da soli" eh, per forza.
E questa cosa vorrei estenderla anche alle cosiddette persone normali che, proprio per questa mancanza di attenzione, cercano a tutti i costi di fare i bastian contrari.
Mi ricordo quando avevo iniziato ad usare i vestiti di mia nonna perchè il vintage mi ha sempre affascinata e la gente mi guardava storto perchè usavo vestiti vecchi e usati, o quando a santo domingo andavo in giro con il mio afro e mi etichettavano come "la pazza" oppure quando mettevo un vestito pseudo elegante con sotto le sneakers, perchè trovo esagerati i taccchi e odio le ballerine, e mi chiedevano perchè non avessi indossato delle altre scarpe, per non parlare delle volte in cui mettevo i pantaloni  a vita alta e mi dicevano ironicamente "perchè non te li metti più alto?" e ora? tutte queste cose sono banali e scontate perchè ci si è allontanati dallo stile "normale" come fosse peste.
Ormai chi ascolta della vera musica pop? nessuno. Perchè? perchè è musica da ragazzine!
Io non capisco certe cose...le cose bisognerebbe farle per il gusto di farle non perchè la folla ti ci trascina dentro..
Ma ovviamente queste son tutte frasi fatte, cose dià dette, concetti scaduti...
Pensieri così POP da non essere più alla moda.

Ma questi social non ci stanno forse facendo diventare più ipocrita di quel che già la nostra società non ci ha resi?
Mi ritrovo a fare discussioni con Riccardo sul numero di pseudo fotografi, modelle, videomaker, dj, stilisti e via dicendo.
Il problema (inizio sempre le frasi così, vedo problemi ovunque ahah) forse risiede proprio nelle persone che non sono più in grado di giudicare in modo obiettivo...è più facile dire una cosa carina per non ferire il prossimo, pensando che sia la scelta giusta, invece, secondo me, sarebbe più giusto dare critiche costruttive, dire come stanno le cose, se fai foto del cazzo la gente non dovrebbe enfatizzare il PESSIMO lavoro che stai facendo dicendoti quanto siano belle le tue foto, ma dovrebbero farti notare che forse dovresti cercare di migliorare qualcosa perchè ora il tuo lavoro non funziona.
Direi a tante persone di scendere da quella nuvola sulla quale si sono dolcemente adagiati e guardare la verità effettiva, cioè, non vedi che il quadro che hai fatto a te sembra un perfetto esempio di iper realismo ma agli occhi degli altri appare come un disegno mal riuscito?
Io dico, cristo! documentati, esercitati, cerca di migliorare la tua tecnica. Di tutorial ce ne sono a vagonate, perché non utilizzare la tecnologia che abbiamo a disposizione in questo XXI secolo?!?!?
Cioè, se un violinista non sa suonare il suo strumento la gente glielo fa notare perché il suono che emana è disturbante e fastidioso e lui stesso è cosciente che il suono non è fluido e armonioso, così cerca di allenarsi affinché la musica da lui suonata diventi orecchiabile.
Perchè non succede la stessa cosa con la fografia?
Cazzo, la tua foto è aberrante, mi fanno male gli occhi solo a guardarla e dovrebbero fare male anche a te e le persone dovrebbero fartelo notare così da spronarti a migliorare.
La stessa cosa vale per le "modelle". Con quell'espressione sembri una zoccola, le tue pose non funzionano, tutto il linguaggio del tuo corpo è sbagliato...è come se cercassi di parlare il mandarino con tutti gli accenti sballati e invece di dire "guardami" dici "mia hanno presa a bastonate".
Quello che sto dicendo non va contro quelle persone che comunque ci stanno provando (e in quel girone mi ci ritrovo anch'io) e che cercano ogni volta di migliorare loro stessi, bensì a quelle persone convinte che il loro lavoro sia fantameraviglioso e che vada bene così com'è.

Dalle mie riflessioni ho capito che forse sono un buon cicerone ma di fatto combino ben poco..
come dire? Ci sono un numero di cose che critico che probabilmente faccio anche io, finendo così nel calderone di coloro che giudico...che in fondo non è un giudicare... no, è proprio un giudicare, non mi salvo.
Mi faccio portavoce di ideali e poi non sono coerente con essi...
Penso alla fotografia, mi piace far foto e sto cercando di migliorare la mia tecnica facendo pratica se ragazze che ho tra gli amici se facebook, ma e mie foto finiscono nel calderone delle foto del cazzo.
Muoio di invidia di fronte a foto fatte da ragazzi/e che hanno la mia stessa età e forse fotografano da meno tempo di me... Poi, penso al fatto che fotografo poco e gli dedico poco tempo, per migliorare avrei bisogno di maggiore pratica e prestare più attenzione alla post...
Ieri mi son detta "ora che ho tarato il monitor potrò metter mno alle foto di Valentina che ho fatto la settimana scorsa"mmmh...sarà così?
Contando il fatto che le foto di Sara le avevo fatte a marzo e poi per via di studio e balle varie non sono riuscita a modificarle per tempo pubblicandole poco tempo fa.
Non sono costante cazzo!
Anche con i post sul blog, mi ero ripromessa di scrivere assiduamente mentre poi alla fine mi perdo in mille cose e non riesco mai a scrivere..
Ecco cosa mi manca! La costanza e la perseveranza! o semplicemente do importanza a cose diverse?
In uno dei post precedenti parlavo di carriera...forse è a ciò a cui do importanza,
Questa mattina scorrendo su facebook ho visto una foto di una ragazza che fino a poco tempo fa faceva delle foto molto belle, poi è scomparsa nel nulla e solo ora ho capito perchè: ha dato importanza al suo futuro, infatti la foto raffigurava il suo primo giorno di lavoro da cardiologa.
Ora che ci penso, non ho fatto scelte sbagliate, ho solo scelto ciò che mi sembrava importante.
Mentre c'era gente che la fuori faceva foto nel periodo di esami io ero sotto a studiare e poi si son visti i risultati.
Ci sono e ci saranno sempre persone intorno a me che continueranno a fare foto così belle da farmi incazzare con me stessa, ma solo ora capisco che è giusto così.
Otterò traguardi diversi dalla vita.

Allora, sono almeno 2 mesi che stresso la gente con la storia della maturità e ieri, quando è finito tutto, si sperava che io chiudessi la cosa nel cassetto e buttassi la chiave in mare..e invece!
Ok, ora che ho realizzato che è realmente finito tutto questo volevo condividere le mie emozioni con il prossimo.
é iniziato tutto così:
Un sacco di studio ed un sacco d'ansia per fare un orale che non è andato affatto come sperato, ma amen, anche se proprio amen non lo è stato e un paio di lacrime sono cadute, ma è normale, in fondo sono una secchia e se non mi va bene un'interrogazione mi gira il cazzo.
La cosa che mi ha resa felice è stata l'avere accanto a me le persone a cui voglio bene, i miei genitori, il mio ragazzo e i miei amici, che hanno fatto lo sforzo di esserci in un momento importante come questo.
Per fino mia mamma che è un po un pezzo di ghiaccio con me mi è stata accanto anche nella mia tragedia personale e la cosa mi ha resa davvero felice, si vedeva che era orgogliosa di me e per me già questo bastava per colmarmi il cuore.
Quando, tornati a casa, abbiamo fatto un aperitivo e si sono focalizzati tutti su di me, facendo un brindisi a mio nome, mi sono sentita amata, non so come spiegarlo...mi sono sentita davvero importante.
La faccia un po brutta della medaglia è che invece in una botta sola ho perso quella famiglia chiamata classe, quelle teste di cazzo che chiamo compagni e che ormai erano diventati miei fratelli adottivi perchè nel bene e nel male c'era da sopportarsi e con loro sono cresciuta e ho condiviso alcuni dei migliori di questi primi anni della mia esistenza.
Cioè, a settembre non vedrò la mia compagna di banco, Irene, non canteremo più insieme le canzoni peggiori di sempre, non parleremo di cazzate tutto il tempo, non le rubero le cose dall'astuccio e lei non mi disegnerà cazzi sul libro...
A settembre non vedrò quel palestrato dello Ste, che mi è sempre stato accanto nel corso degli anni, non ci sarà più quell'amore e odio, non mi solleverà più così dal nulla preso da astinenza di pesi...
E che dire di quello stronzo del Gabri, odiatissimo da tutti per il suo carattere "particolare", ma è stato proprio lui la persona più affidabile con la quale ho fatto amicizia, quello che potrei chiamare amico nel bene e nel male, quello con cui hai l'alchimia perfetta perchè in fondo ti senti sempre capito..
E il Michi? noi siamo nella LISTA, perciò so che con lui la cosa non finisce qua ahah
Poi ci sono tutti gli altri, il trio delle meraviglie Auro, silvia e Gaia e che dire dei fiorellini di carta fatti con la marti o i lunghi discorsi fatti con il mio principe azzurro Mange e le battute razziali del Piace..e le volte in cui  ho urlato dietro ad Angelo e quell'anima pia del Fano che sopporta tutti nel bene e nel male...ne avrei di cose da raccontare e ci sono anche delle persone che non ho nominato come L'ale, eleonora, la Puri e il suo farti sentire un cazzo di genio ahaha, giulia N e Mara e poi anche Giulia M, che anche se ci si sopportava a stento, mi mancherà...
Non saprei cosa dire...mi manchera tutto questo, anzi, mi manca già, anche se fino all'ultimo giorno ho odiato svegliarmi presto ed andare in quel cristo di posto, ma se mi chiedessero, "ci torneresti all'artistico?" la mia risposta sarebbe 100000000 volte si ed ancora si, perchè ciò che si impara all'artistico non si impara da nessun'altra parte.