Era già po' di tempo che volevo scrivere. Ho scritto 4 post che non ho mai postato perchè non volevo essere l'ennesima persona a parlare della discriminazione e il razzismo dilagante di questi tempi, quindi quel che feci fu semplicemente lasciare delle bozze. Sono lì, parcheggiate, probabilmente non le pubblicherò mai.

Una volta un mio compagno di università mi chiese se non vedessi più razzismo di quanto non ce ne fosse e lì per lì gli diedi ragione, d'altronde mi capitano solo un paio di volte l'anno, di cosa dovrei lamentarmi, no?

Però ieri mi è successa una cosa, una cosa che mi ha fatto stare male.

Ieri avevo su una gonna di pelle nera, mi arriva poco sopra il ginocchio, quindi nulla di particolarmente osè. Che poi quella gonna non avrei neanche voluto metterla, ma dato che sto abitando in un paesino disperso nel nulla in Oltrepò, e dato che avevo finito i miei vestiti "da città", ho messo su la suddetta gonna. Una signora molto carina e simpatica ha quindi dedotto dal mio abbigliamento che fossi una prostituta e ha iniziato a fare un discorso sul fatto che da quando ci sono gli sbarchi dei migranti la situazione prostitute si è fatta incontrollabile, che ormai dopo una certa ora ci sono tutte queste donne nere che vendono il loro corpo.

Cioè, lì per lì non pensavo stesse parlando di me, fino ha quando non ha usato me come esempio per illustrare ciò che i bambini e la "gente per bene" devono vedere in giro per le strade la mattina, tutte queste donne che dopo aver venduto il loro corpo dovranno pur tornare a casa...

Ora, scrivendolo mi sembra quasi di essermela presa troppo, "me la sono presa troppo?" mi chiedo tra me e me da ieri mattina. Ma anche se l'episodio non è stato grave come tanti altri di cui si sente parlare di questi giorni, non augurerei a nessuno il modo in cui mi sono sentita.

Mi sono sentita ridotta a niente. Lei è nera quindi è questo, stop. Quanto è sbagliato questo ragionamento? No, no, è proprio un ragionamento di merda.

La gente adesso si sente in diritto di dire la propria sull'argomento migranti, generalizzando e buttando nel pentolone chiunque abbia vagamente la parvenza di far parte di questa categoria. Dopo aver fatto dei ragionamenti assurdi che non hanno nè capo nè coda e che iniziano tutti con "io non sono razzista MA", si giustificano anche dicendo "eh, ma devi capire che ormai siamo stanchi di questa situazione migranti". "Eh sì, tutta questa gente qua che arriva coi barconi, vive in albergo, gli danno un telefono ed internet e non deve neanche lavorare perchè vive dei 35 euro al giorno che gli da lo stato, tutti soldi ovviamente dei contribuenti." etc etc..

Scusami allora se mi sono incazzata, ovviamente non dovevo, cretina io che mi sono sentita male, che mi è venuto da piangere, che ho odiato il colore della mia pelle così tanto da pensare "grazie al cielo che mio fratello è bianco".

Sono stata stupida a non rispondere, a tenere tutta la mia rabbia dentro, rabbia che covo dentro dall'episodio della quindicenne che si è sentita dire che non era DAVVERO italiana e che non potrà mai esserlo perchè l'italianità la acquisisci con il sangue. Seguendo questo ragionamento probabilmente io potrei essere più europea caucasica di molta gente lì fuori che si professa 100% italico. Cristo, nel 2017 che discorsi che mi tocca fare... 2017 gente, cioè, un mese fa due robot hanno iniziato a parlare in una loro lingua, cose che pensavamo succedessero solo nei film e noi, no, siamo qua a parlare di geni e italianità.

Io, come penso tanti altri ragazzi/e come me, siamo spaventati da questa situazione.

Prima non era così.

Che poi io sono statabaciata dalla fortuna sotto il punto di vista estetico, ringraziamo la mammaper questo. Sono dominicana, quindi rientro all’interno di un gruppo che èstato graziato. Chi non è stato a Santo Domingo? Chi non ha un’amicadominicana? Chi non sa ballare la bachata/salsa? Cioè siamo così frizzanti esimpatici, non si può non adorarci, vero?

Sono stata graziata per così tanto tempo che oggi mi capita di essere il soggetto di episodi di razzismo e pensare "beh, c'è gente in situazioni molto peggiori", è assurdo anche il mio ragionamento, Fredamily, ma ce la fai?

Sto per dire cose alla buona, sto  volutamente esagerando, ma lo faccio per rendere l'idea.
Se sei vestita "bene" sei un'extracomunitaria che vive meglio di un italiano e questo non va bene, se invece ti metti anche solo un turbante, stai imponendo la tua cultura. Se poi parli in un perfetto italiano la gente sgrana gli occhi e sorpresa ti dice "ah ma parli bene l'italiano" e se parli la "tua lingua", che in realtà è la lingua dei tuoi genitori e che per la verità parli peggio dell'italiano, ti senti dire "in italia si parla italiano!". Che poi, che tu sia un mix esotico di italiano insieme a qualcos'altro o che tu sia stato adottato, alla gente non importa, perchè rientri comunque dentro il grande pentolone degli extracomunitari. Sei un immigrato di merda, e adesso che ci sono i rifugiati, siamo tutti dei rifugiati di merda, venuti coi barconi e viviamo meglio degli italiani, perchè ovviamente le tue condizioni dovrebbero essere peggiori di quelle di un italiano per il semplice fatto di essere nero. Non importa se ti sei fatto il culo, se hai studiato più degli altri, se invece di uscire la sera sei stato in casa a studiare, se sei uscito con la lode e per questo poi hai trovato un buon posto di lavoro, sei e rimarrai un'immigrato di merda che ha tolto il posto ad un italiano. Ma, scusa, se io sulla carta sono italiana come te, quel posto non l'ho rubato a nessuno. E anche se fosse?
So che l'argomento è molto più profondo, ma voglio rimanere in superficie, come si fa con tutti noi, che apparentemente siamo tutti uguali, d'altronde siamo quelli che vi stanno invadendo.
Ma andando proprio per stereotipi, i cinesi sono i colpevoli del fallimento di tutti i negozi/bar/ristoranti,  i negri son tutti vucumprà e gli tutti gli indiani vendono rose, le donne latine sono zoccole perchè rubano tutti gli uomini italiani, e 'sti cazzo di musulmani non dovrebbero smettere di fare figli??
E sapete qual è la cosa triste? questi stereotipi te li porti dietro anche se sei nato e cresciuto in Italia, anche se sai parlare per fino il dialetto, se sai fare perfettamente una pastiera e se dentro non hai nulla di diverso da qualsiasi altro tuo coetaneo. Ma non sei italiano, sei una "seconda generazione".
Non sapevo dell'esistenza di questa etichetta fino ad una delle mie prime lezioni di sociologia, infatti i mie relatori saranno i miei docenti di sociologia.
Sono contenta di questa scelta, perchè di base sono una razzista. Sì, proprio io, quella che scrive gli stati su facebook criticando certi comportamenti.
No, io non sto con i miei "simili" sto sempre coi "bianchi". Sono talmente tanto razzista che mi da fastidio stare nell'aula  delle studentesse, perchè lì ci vanno i neri. Sono talmente tanto razzista che in treno, a meno che non ci siano proprio posti, non mi siedo accanto ai neri. Sono talmente tanto razzista, che se incrocio un nero per strada non lo guardo nemmeno in faccia.
Di cos'ho paura? di venire confusa con "loro". Io non sono come loro, dai, guardatemi.
Ma la verità, cara Fredamily, che tu sia vestita bene, che abbia una buona dialettica e che abbia trascorso tutte le tue vacanze estive in Oltrepò dove hai imparato il buon dialetto di quelle parti e a riconoscere in mezzo a 1000 fette di salame qual è quello di Varzi, non frega un cazzo a nessuno.
Sei nera, rassegnati, accetalo. Che poi, ALMENO fossi nera! Sono meticcia, questo colore indefinito che in realtà, se proprio vogliamo essere pignoli, è più chiaro dell'olivastro dei terroni.
Scriverò questa tesi sulle seconde generazioni, quindi, sì, su di me. Da buona egocentrica che sono tutto ciò di cui parlo deve sempre toccarmi personalmente, giusto? Ma sapete, anche se in realtà questa tesi non avrà molto a che fare con quello che studierò dopo la triennale, penso mi serva, e non solo a me, perchè so che come me ci sono altre persone, ce ne sono tante e ce ne saranno sempre di più. Scriverò questa tesi perchè sto aprendo gli occhi, no, non gli ho ancora aperti del tutto ma mi sono abbastanza rotta i coglioni di dare tutte queste cose per scontato, è più o meno tutta la vita che lo faccio e penso sia giunto il momento di face the reality.

2. Smettetela con sta storia che alcol e gatti vi diano più felicità che finirete tra un paio di anni alcolizzati e gattari, dai, per fino Ted ce l’ha fatta…quindi…